Agfa Synchro Box: istruzioni per l’uso

Mi hanno scritto, attraverso un sito di hosting fotografico dove posto i miei lavori, riguardo una delle mie fotocamere analogiche vintage, per avere informazioni e istruzioni di funzionamento.
Poichè ho risposto, penso in modo esauriente, sulle caratteristiche della fotocamera, non ho potuto dare un aiuto riguardo al funzionamento della stessa.
Ho deciso quindi di creare una breve videoguida con immagini taggate della fotocamera. Sto parlando di una fotocamera box, nel mio caso una Agfa Synchro Box, del 1949, che usa il rullino medio formato 120, e produce otto fotogrammi in formato 6 x 9 cm.
Agfa Synchro Box (1949)
Nell’immagine in alto si può vedere la fotocamera vista frontalmente, ha una forma che ricorda vagamente una faccia; i due “occhi” in alto sono i due obiettivi dei due mirini, destro e sinistro, rispettivamente per la visione verticale e per la visione orizzontale.
Il cerchio sotto invece è l’obiettivo vero e prorprio, con lente a menisco, e focale di 105 mm. con otturatore centrale.
La velocità di scatto è una sola, di circa 1/50 di secondo, e inoltre abbiamo la posa B.
Vista frontale – Obiettivo e lenti dei due mirini, orizzontale a sx, e verticale a dx.
Il selettore per lo scatto in posa B o con il tempo di 1/50 di sec. si trova sul lato sinistro, sempre guardando la fotocamera frontalmente, e soto di esso vi è l’attacco filettato per il flessibile del comando remoto.
Poco sopra si trova una linguetta, che serve per impostare i diaframmi; tenendo la linguetta tutta dentro, il diaframma è impostato a f 11; tirandolo fuori di circa 1 cm. si imposta il diaframma a f 16, e tirandolo fuori di un altro cm. il diaframma sarà nuovamente f 11, ma questa volta con un filtro giallo davanti.
I vari comandi: scatto, posa B e normale, diaframmi e avvolgimento film
Sopra la linguetta di selezione dei diaframmi si trova il selettore che permette di avere lo scatto normale, o sollevandolo, di usare la posa B, magari aiutandoci col cavetto flessibile.
Ancora più in alto, si trova il mirino per gli scatti in orizzontale.
Il pomello in alto, subito dietro il mirino, serve a mandare avanti la pellicola dopo ogni scatto, o quando decidiamo di farlo, poichè potremo anche voler fare delle foto in multiesposizione; inoltre tirandolo verso l’esterno ci servirà per sganciare il box con la pellicola, ogni volta che dovremo caricare o scaricare la fotocamera (ma di questo vi parlerò poi).
Il supporto portapellicola estratto, con la pellicola 120 montata
Il mirino per foto verticali e il pulsante di apertura del fondo
In queste due foto si vedono il supporto portapellicola, con la pellicola montata, ed estratto dalla fotocamera; da notare che sulla parte anteriore dello stesso, si trova l’obiettivo a menisco.
Nell’altra foto invece si vede il secondo mirino, da utilizzare per gli scatti in verticale, ed il pulsante di sgancio del fondo della fotocamera, che viene usato anche come supporto per il cinturino; per aprire il fondo bisogna premere il pulsante e tirare il coperchio di fondo. Da notare inoltre che la fotocamera dispone anche di due attacchi filettati da 1/4 utili per montarla su un cavalletto.
La finestrella per il controllo del numero del fotogramma
Il secondo attacco da 1/4 per il cavalletto
Sul retro, sul lato sinistro in basso, si trova uno spioncino circolare con un vetrino in plastica rossa: si tratta del visore contafotogrammi; in pratica noi dobbiamo avanzare la pellicola sino a che non vedremo il numero esatto dentro al cerchio rosso.
Questa è la fotocamera box… niente di trascendentale; in sostanza si potrebbe dire che è una punta e scatta. L’unica regolazione riguarda solo la scelta dei due diaframmi disponibili.
Dimenticavo un particolare importante: la fotocamera va tenuta all’altezza della cintura mentre si traguarda attraverso i mirini.
Date un’occhiata anche al filmato che ho realizzato. Se poi qualcuno si vuole divertire con questo apparecchio, faccia un giro sulla baia; ci sono tante offerte per uno di questi esemplari di fotocamera.

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