La fondazione dell’Agfa risale al 1867, quando Paul Mendelssohn Bartholdy, assieme a Carl Alexander von Martius dà vita a questa società nella città di Rummelsburg, vicino a Berlino.
L’acronimo AGFA, che risale al 1873, sta per “Actien Gesellschaft für anilin FAbrikation”.
Nel 1880 entra a far parte dell’azienda Franz Oppenhaim, colui che fonderà poi, nel 1909, la Agfa Film Company a Wolfen in Germania.
Dal 1925 l’Agfa inizia a produrre fotocamere per la Bayer sotto la denominazione “Rietzschel Kamerawerke”, identificandole con il caratteristico marchio a forma di rombo.
Sempre nel 1925, in relazione al rafforzamento dell’industria chimica tedesca, l’Agfa entra a far parte di IG Farben (abbreviazione di Interessen-Gemeinschaft Farbenindustrie AG), che fu un gruppo di aziende tedesche legato in seguito ai crimini di guerra nazisti e all’olocausto.
Nel 1926 produce la prima fotocamera sotto il proprio marchio, la Agfa Standard.
Dal 1927 il logo Rietzschel sparisce dai prodotti, e nel 1928 vengono introdotti i primi modelli della serie Billy, che incontreranno grande favore soprattutto tra i fotoamatori.
Nello stesso anno, autorizza la ditta americana ANSCO a realizzare le sue fotocamere, per il mercato americano, e l’operazione ha un buon successo; vengono prodotti anche alcuni modelli che portano entrambi i marchi come, ad esempio la AGFA-ANSCO Readyset Royal.
Nel 1930 viene prodotta la prima fotocamera tipo Box per pellicola in rullo formato 120, dalla quale si ottengono fotogrammi di cm 6 x 9, e nel 1937 il primo modello per pellicola da 35 mm.
Dal 1945 al 1953, a seguito della Seconda Guerra Mondiale, l’azienda rimane sotto il controllo dell’amministrazione USA in Germania; alla ripresa dell’attività viene realizzata una nuova fotocamera 35 mm, la Solinette e nel 1954 il design degli apparecchi viene aggiornato e modernizzato con l’avvio della serie Silette.
Nel 1956 viene introdotto il medio formato Automatic 66.
Nel 1959 appare l’Agfa Optima, la prima fotocamera 35 mm a mirino dotata di misurazione dell’esposizione e nel 1964 appare il sistema Rapid per rispondere alla pellicola 126 messa sul mercato dalla Kodak; dal 1967 vengono prodotte anche le fotocamere che usano tale formato di pellicola. Il 1° luglio 1964 l’azienda è anche protagonista di una grande operazione commerciale che determina la sua fusione con il marchio belga Gevaert: da tale operazione nascono due nuove società, l’Agfa-Gevaert AG con sede a Leverkusen e la Gevaert-Agfa N.V. con sede a Mortsel in Belgio: i due marchi protagonisti della fusione mantengono ognuno il controllo del 50% di ciascuna delle neonate imprese. Negli anni Settanta Agfa riscuote grande successo, soprattutto in Germania, con la serie di apparecchi per caricatori di pellicola 110. Nei primi anni Ottanta produce la sua ultima fotocamera. Il nuovo modello della serie Selectronics sarà costruito dalla Chinon.
La produzione di fotocamere cessa definitivamente nel 1983.
Oggi Agfa si occupa di tecnologie legate all’imaging con tre settori principali: “Agfa Graphics”, “Agfa HealthCare”, e “Agfa Materials”. Ha organizzazioni di vendita in 40 paesi, rappresentanze in altri 120 e 13.565 dipendenti nel mondo. Agfa ha impianti di produzione in dieci paesi, tra cui Belgio, Germania, Inghilterra, Francia, Italia, Stati Uniti e Cina.
























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