Camera Obscura

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– Ciao a tutti…e finalmente dopo un ‘assenza prolungata per vari motivi eccoci di nuovo qui.
Sto elaborando un progetto che spero evolva positivamente, e mentre lo elaboravo pensavo: quando si fanno dei corsi, o “workshop” come si usa dire oggi, che trattano di fotografia per principianti, si parte sempre dagli aspetti tecnici tralasciando tutte le basi e le nozioni che portano a capire il processo fotografico.
Ma una nozione basilare è sapere come si forma un’immagine fotografica.
La fotografia come “invenzione” è storia abbastanza recente, poichè la sua nascita ufficiale risale al 19 agosto 1839, anche se deve la sua nascita a studi antichissimi, progenitrici della fotografia, un fenomeno che Aristotele descrisse nel IV secolo avanti Cristo; Fotografia significa scrivere con la luce. Ma anche ripassare e tracciare i contorni di un’immagine proiettata dalla luce di una candela verso una parete di roccia è Fotografia?
Anticamente, molto indietro nel tempo, tanti studi vennero fatti per cercare di fissare un’immagine che fosse il più realisticamente precisa e attinente la realtà, e ovviamente bisognava anche trovare un supporto che permettesse di fissare l’immagine stessa in modo duraturo. Anche il grande Leonardo Da Vinci si occupò di questi studi, tantissimi artisti pittori, e anche scienziati.
Ma la prima vera grande rivoluzione si ebbe con la scoperta della “Camera Obscura”; nel 1292 Guglielmo di Saint-Cloud per le sue osservazioni astronomiche utilizzò la proiezione dell’immagine del Sole su uno schermo mediante una camera oscura, unico modo per studiarlo senza danneggiare la vista.
Ma come è fatta una “Camera Obscura”? Il modo più semplice di realizzarla e avere una scatola o anche una stanza completamente a prova di luce… e possibilmente anche pitturata di nero. In uno dei suoi lati, ad esclusione del pavimento, si pratica un foro, che ovviamente è in funzione della grandezza della scatola, ma questo particolare per ora lo tralasciamo, e nella parete opposta a questo foro si monta uno schermo opalino, come la carta lucida da disegno, o un vetro smerigliato.
Quando la luce proveniente dall’immagine attraversa il foro sulla scatola, le linee luminose si incrociano, e sulla parte opposta, dove vi è il vetro o la carta traslucida, viene proiettata l’immagine reale, ma con una grandezza che dipende dalle misure della camera, e soprattutto, con i lati invertiti; in pratica viene invertita la parte destra con la sinistra, e la parte alta con la parte bassa dell’immagine.

Pittore in CO (Custom)

camera orscura (Custom)

Come si nota nelle due immagini sopra, all’inizio molti artisti pittori si servirono di tali camere per realizzare dei paesaggi altamente realistici, sia nelle forme che nelle regole prospettiche; anche il “Canaletto” fece largo uso di dette camere, e questa immagine che segue, formata da 4 pannelli, ne è una prova evidente.

Canaletto4fogli (Custom)

Nel tempo si sono realizzate anche camere di dimensioni ridotte, e sempre più perfezionate, ad esempio, sostituendo il semplice “foro stenopeico” con un sistema di lenti che consentiva di avere immagini più nitide e luminose, e anche montando uno specchio a 45° prima del vetro smerigliato per far si di avere finalmente un’immagine capovolta, anche se la destra e la sinistra rimangono invertite.

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Camera-oscura (Custom)

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Come vedete nelle immagini appena presentate, lo schema di costruzione è abbastanza semplice e permette di capire come avviene il “processo fotografico”, che oltrettutto è ciò che avviene anche all’interno del nostro occhio. Che dite, non vale la pena costruire una Camera Obscura, se non altro per insegnare qualcosa di utile ai nostri figli o nipotini?
Grazie a tutti… vi aspetto sempre QUI… Ciao!
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