Luce di sicurezza rossa per camera oscura

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Luce di sicurezza rossa per camera oscura

 

Ciao a tutti i seguaci di Fotografismo.
Chi almeno una volta ha fatto camera oscura avrà notato che quando si stampa la carta fotografica per bianco-nero, o si usano pellicole ortocromatiche, la sola luce permessa è una luce inattinica, di colore rosso (esiste anche la luce giallo-verde, ma da usare solo con la carta, poichè la luce giallo verde sarebbe attinica per quell’emulsione mentre va bene per le carte che sono blu sensibili).
Il motivo sta proprio nelle caratteristiche della carta che non è sensibile alla lunghezza d’onda della luce rossa; ovviamente il flusso luminoso non deve essere molto forte, e in ogni caso, la distanza tra la carta e la fonte luminosa deve essere di almeno 1 metro.
La luce di sicurezza rossa per camera oscura può essere costituita da una semplice lampadina, di solito da 15 watt di potenza, o da un vero e proprio corpo illuminante, dotato di portalampada, interruttore, e di solito anche un selettore per il colore della luce di sicurezza, rosso o giallo-verde.
Tutto questo se si lavora in camera oscura… e se ne abbiamo bisogno in postazione mobile come nella “Sardinian Camera”?
Qualcuno ora si chiederà che uso potrei farne, visto che questo tipo di fotocamere lavora proprio grazie alla luce ambiente, di solito luce diretta solare, e per vedere l’interno ci si serve dello sportellino con il filtro rosso, il quale facendo passare la luce solare all’interno, e filtrandola col vetro rosso, permette di avere una luce rossa all’interno.
Tutto questo è vero, ma se capita di lavorare in luce artificiale, con riflettori, magari per fare foto la sera, illuminare l’interno diventa problematico, se non altro per l’ingombro di un ulteriore luce per illuminare il vetro rosso.
Poichè mi sono trovato in queste condizioni, ho deciso di usare una luce rossa interna alla camera, dotarla di un interruttore che fosse facilmente azionabile; mi è bastato usare una torcia che avevo in casa, di quelle dotate di vano per le pile piatte da 4,5 Volt e con l’adattatore per poter montare 3 pile stilo da 1,5 Volt.
Nel vano portapile ho fatto un ponticello al posto della pila centrale, cosi che la lampadina emette un fascio luminoso più debole, e con del plexiglass rosso ho costruito due dischi da sovraporre al riflettore della torcia.
Poi ho montato un interruttore esterno, bipassando quello originale, e infine ho costruito un supporto in legno che mi tenga ferma la torcia.
In questo modo, quando ho bisogno della luce per controllare lo sviluppo, mi basta accendere la luce, con una visione nitida e sicura per la carta. La distanza tra la carta e la luce è di circa 30 cm. ma abbastanza per la bassa potenza del fascio luminoso.
Qui sotto potete vedere le foto del lavoro svolto… sono pochi e semplici passi che potranno aiutare chi è alla ricerca di una soluzione simile.
Per ora vi ringrazio della visita e vi dò appuntamento al prossimo post; vi chiedo soltanto di far conoscere questo blog anche ai vostri amici!
Ciao a tutti.

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