– Solargrafia – Come si fa.
Ciao a tutti!
Questo post è dedicato alla “Solargraphia” o “Solargrafia”. Magari non tutti sanno di cosa si tratta, ma ora cercherò di spiegarvi cosa ho fatto.
Inoltre vi illustrerò che materiali ho usato e come.
Anzitutto la Solargrafia, o solarigrafia o anche in inglese solargrphy, è una tecnica di derivazione pinhole, ma fatta nel lungo o lunghissimo periodo; si tratta infatti di seguire l’andamento della scia solare da poche settimane a diversi mesi.
Si usa la carta fotografica, solitamente in bianco-nero, e preferibilmente una carta politenata, poichè in caso di umidità o condensa resiste meglio.
Come “fotocamera” si può usare di tutto, ma il contenitore preferito resta sempre di tipo metallico, quale una lattina di bibita o una scatola di caffè o dolciumi.
Nel contenitore si pratica un’apertura per montare il pinhole, o addirittura, il pinhole stesso si può eseguire sul contenitore-fotocamera.
All’interno si pittura di smalto nero opaco, e si predispone l’alloggiamento per la carta fotografica, anche per mezzo del semplice nastro adesivo.
Un semplice otturatore e la camera solarigrafica è pronta!
Ovviamente ora bisogna scegliere dove montarla in modo stabile, e quasi sempre si ricorre all’uso di fascette da elettricista e del nastro isolante di tipo americano… considerate che deve stare ferma anche diversi mesi!
Dopo che si ritiene che l’esposizione sia suficiente, o dopo averla lasciata almeno due settimane per fare una prova, si va a ritirarla e ci si prepara per la scansione della carta.
Personalmente ho usato questo metodo: ho preparato PC, scanner, e lattina ancora chiusa. Ho oscurato la stanza, e dopo aver aperto il tappo della lattina ho estratto la carta fotografica e l’ho poggiata sul piano dello scanner ancora spento, ma chiudendo subito il coperchio.
Ho avviato il software di scansione e impostato i parametri di acquisizione… scansione a 1600 dpi, e salvataggio in Tiff dalla scansione senza anteprima.
Acceso lo scanner, si tratta di aspettare una ventina di secondi per avere un file di circa 70 MB, in Tiff a piena risoluzione, dal quale poi fare tutte le modifiche che si vuole… ovviamente lasciando intatto il file padre.
Appena scansionato, ho preso il foglio di carta e l’ho inserito in busta nera e scatola di protezione, la stessa che si riceve con l’acquisto della carta fotografica.
E questo è tutto… qui sotto ci sono le foto dei vari passaggi e il risultato.
A proposito: la mia lattina si è piegata in un punto e si è formato un forellino dal quale è filtrata luce… vi dirò che il risultato non mi dispiace.
Prima di guardarle, vorrei ricordarvi di condividermi sui vostri account Facebook e Twitter! Ciao a tutti!




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