Magnifax II – Ingranditore fotografico

Ciao a tutti e ben trovati.
Vorrei parlarvi di un apparecchio che non può mancare in camera oscura: l’ingranditore.
L’ingranditore ha il compito di convertire il negativo della pellicola in positivo su carta. Semplice!
Ma per farlo deve possedere alcune caratteristiche in base al risultato che desideriamo. Esistono ingranditori per il B/W e ingranditori che possono convertire il negativo in B/W e il colore; ovviamente possiedono caratteristiche diverse.
Analizziamo come è composto un ingranditore classico per il bianco-nero (B/W).
E’ composto da una struttura rigida, solitamente in metallo, e da un carrello capace di scorrere nelle guide verticali. Solitamente il movimento è assisitito da un sistema a cremagliera o a carrucola, in ogni caso ne agevola il sollevamento della testa, visto il peso non indifferente.
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La colonna verticale dell’ingranditore
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La colonna verticale dell’ingranditore e la manopola di regolazione dell’altezza
Sul sistema di sollevamento e regolazione dell’altezza viene fissata la testa vera e propria, dotata di obiettivo, soffietto di messa a fuoco e portanegativi;
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La testa con soffietto, vetro di sicurezza rosso e manopola di messa a fuoco
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La testa con soffietto, vetro di sicurezza rosso e manopola di messa a fuoco
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La testa con soffietto, vetro di sicurezza rosso e manopola di messa a fuoco – Notare la guida per il portanegativi.
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La testa con soffietto, vetro di sicurezza rosso e manopola di messa a fuoco – Notare la guida per il portanegativi.

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Il portanegativi, con i due vetri, il supporto portarullino, le regolazioni del formato.
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Il portanegativi, con i due vetri, il supporto portarullino, le regolazioni del formato.
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Il portanegativi, con i due vetri, il supporto portarullino, le regolazioni del formato.
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Il portanegativi, con i due vetri, il supporto portarullino, le regolazioni del formato.
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Il portanegativi, con i due vetri, il supporto portarullino, le regolazioni del formato.

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Assemblaggio: colonna, testa e portafiltri.
Inoltre sempre sulla testa, nei sistemi a luce condensata, si trovano la o le lenti di condensazione del fascio luminoso verso l’obiettivo.
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Il condensatore inderiore.

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La lente… notare la dimensione.

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Il condensatore con la seconda lente.

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Sul condensatore deve esserci la massima pulizia!
Sopra il portanegativi di solito trova posto un cassetto per i filtri e eventualmente un diffusore, che serve ad ottenere un fascio di luce meno incisivo del condensatore.
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Il vetro di protezione tra lampada e condensatore.
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Il soffietto di messa a fuoco visto dall’interno.

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Il vetro di protezione.
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Il cassetto portafiltri; ora è montato un diffusore.

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Inserimento del cassetto.

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Sopra a tutto questo si trova l’elemento luminoso; di solito è una lampada a filamento, con il bulbo color latte, e con potenze da 50 a 250 Watt.
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Il portalampada con le feritoie di aerazione.

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L’ingranditore nasce per lavorare in un certo range di formati, e per ogni formato bisogna adattare il supporto e le finestre per i negativi, di solito il condensatore, e l’obiettivo; ovviamente varia anche la regolazione di messa a fuoco sia in relazione al formato di stampa che al formato del negativo.
Solitamente il formato 24×36 abbisogna di un obiettivo di focale di circa 50-55 mm., per il formato 4×6 cm. e 6×6 cm. useremo un obiettivo di circa 75 mm., mentre per il formato 6×9 cm. ci serviremo di un obietttivo da 105 mm.
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Obiettivi per piccolo e medio formato.

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Sotto l’obiettivo poi solitamente esiste un filtro rosso, che può ruotare sul suo asse per poter marginare la foto sulla carta fotografica senza impressionarla.

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Testa in posizione orizzontale per stampare a misura poster.
Esiste anche un’altra regolazione, non sempre presente, che serve a decentrare l’obiettivo, e si usa per ottenere degli effetti di fuori fuoco voluti in alcune zone dell’immagine.
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Leva di sblocco per il decentramento obiettivo.
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Decentramento obiettivo a sinistra.
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Decentramento obiettivo a destra.
Per mettere a fuoco l’immagine che si proietta sulla carta si può ricorrere al focometro, una specie di microscopio studiato per poter vedere la grana e metterla a fuoco; alcuni ingranditori, come in questo caso, dispongono di un sistema a spezzettamento d’immagine, per cui si avrà la messa a fuoco perfetta e velocemente quando l’immagine proiettata sul piano sarà unica e nitida.
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Messa a fuoco a spezzettamento d’immagine.
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Front focus. (fuori fuoco)
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Backfocus (fuori fuoco)
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Immagine a fuoco!
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Il negativo sul piano.
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Il negativo con filtro rosso.
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Il negativo marginato.
Spero di essere stato chiaro nella spiegazione, ma penso che con l’aiuto delle foto non ci siano problemi; ovviamente questo post non è dedicato a chi è un professionista, o a chi ormai è un fotoamtore navigato, ma è rivolto a chi come me si è dovuto documentare prima di fare l’acquisto e magari in rete ha dovuto cercare un pò prima di aver capito qualcosa sull’argomento.
Grazie di essere stati qui… ci vediamo prossimamente!
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