– Tuili – Su Pani Arrubiu
Ciao a tutti!
Tuili, piccolissimo borgo sardo della marmilla, con circa 1080 abitanti, è uno di quei posti che quando ci vai lo devi visitare per bene. Facendo un giro dentro il paese si possono ammirare le bellissime case sarde con i muri in pietra, spesso a vista, le quali spesso sono racchiuse a “bomboniera” da “Sa lolla”, un classico in Sardegna, specie nei paesini interni.
“Sa lolla” è una specie di cortile circondato dai muri cantonali, il quale nella tradizione sarda viene lastricato con ciottoli tondeggianti a vista, fissati al terreno con argilla; questo tipo di pavimentazione fa si che anche durante le stagioni piovose si possa camminare senza sprofondare nel fango.
Altra caratteristica di queste case è il portico che difende la casa vera e propria dalla calura estiva, permettendo di godere dell’aria ventilata durante quasi tutto il giorno… una specie di condizionatore ecologico! In certi mesi dell’anno questi piccoli centri si rianimano di coloro che magari sono emigrati a cercare lavoro “nel continente”, poichè in questi paesini le attività ancora attive rimangono l’agricoltura non intensiva e la pastorizia, svolte per lo più a livello casalingo.
Ma ogni tanto si può assistere a un vero e proprio affollamento di persone, soprattutto nei periodi primaverili, quando le varie organizzazioni proloco e simili organizzano manifestazioni dedite a valorizzare il territorio. Una di queste manifestazioni è quella dedicata a “Su pani arrubiu“, un pane caratteristico della zona, a base di uvetta sultanina, scorza d’arancia e zafferano, oltre ovviamente, a farina, lievito, acqua e sale. Questo mix di ingredienti fa si che il pane assuma una tipica colorazione ambrata-rossiccia, e da qui il mone di “pane rosso”. Il giorno della manifestazione tra le varie cose da vedere c’era un signore che produceva in diretta le vecchie tegole sarde in argilla; con una manualità frutto di decenni di lavoro riusciva con le sue mani a trasformare della comune terra argillosa in bellissime tegole; queste, una volta cotte in un apposito forno avrebbero potuto coprire le bellissime case sarde, assicurando inoltre un clima mite, sia d’estate che d’inverno, grazie alla particolarità delle tegole fatte a mano. Questo è un altro esempio di mestieri ormai scomparsi. Sempre nello stesso angolo dove il tegolaio preparava le sue tegole, un gruppo di persone esperte panificatrici, preparava il classico pane… “Su pani arrubiu”. Spero di avevri incuriosito, così magari il prossimo anno andate a vederlo anche voi. Ora vi saluto e vi chiedo di non deludermi… continuate a seguirmi, e se vi piace fotografismo, fatelo conoscere ai vostri amici. Ciao!
E questo è il video col tegolaio al lavoro… guardate con quanta abilità riesce a formare le tegole.
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