Minuteros: Michi Rodriguez

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Minuteros: Michi Rodriguez
Ciao a tutti e grazie di essere qui!
Questo post è dedicato a un altro minutero, questa volta dalle Canarie, e col quale ci sentiamo spesso e ci scambiamo consigli e pareri. Lui si chiama Michi Rodriguez. Questo è il racconto della sua vita fotografica e che ora condividerò con voi.

Ho iniziato la fotografia all’età di 14 anni, in quel periodo ho visto il mio primo “minutero” (il fotografo ambulante – n.d.r), e naturalmente, a quel tempo, non sapevo cosa fosse, sapevo solo che il processo di creazione di una foto completa avveniva  in quella scatola, mentre normalmente aveva bisogno un intero laboratorio.
Passai gli anni lavorando come fotoreporter in un giornale, nella fotografia analogica in B / N, poi, più tardi, mi metto a lavorare per il mondo della TV, e con calma,  ho iniziato con gli apparecchi U-Matic e poi Betacam, Betacam SX (tutta roba della preistoria video), e dopo più di 10 anni di lavoro con una telecamera televisiva, mi sposto a Tenerife.
A Tenerife, per un po ‘, posso permettermi di avere il tempo di continuare a sperimentare nel campo della fotografia analogica, perchè il lavoro come una telecronista non lasciava tempo per nulla; riesco a seguire  il mio lato artistico con le emulsioni d’argento liquido su carta, i miei pittogrammi, naturalmente, con un sistema  commerciale.
Alternavo i miei esperimenti di fotografia con altri lavori, come in un laboratorio di tatuaggi, barista al cocktail bar, servizio di ristorazione all’aeroporto, e sporadicamente fotografo per lavori di moda. Poi è arrivata la crisi e ho cominciato a perdere il lavoro. A quel punto  mi sono ricordato della fotografia minutero che avevo visto nella mia infanzia e decisi di recuperare questo lavoro. Internet mi ha aiutato molto, ho trovato la pagina di Manuel Lopez del Cile e così ho potuto finalmente sapere cosa c’era dentro la scatola. Costruisco la mia macchina fotografica con poche risorse, anche grazie ad un gruppo di negozi di ferramenta “Coarco” che mi danno un sacco di materiale  e il grande Martin Gibbs che mi cede un’ ottica quasi in regalo. Così sono riuscito a conclusdere la costruzione del mio primo apparecchio minutero.
Faccio la presentazione della macchina fotografica a vari festival musicali e quando ho deciso di mettermi su strade pubbliche è li che iniziano i problemi per la mancanza di permessi e la continua negazione ad averli. Decido allora di costituire una associazione culturale per recuperare mestieri estinti o in via di estinzione, e questo mi permette di richiedere permessi in modo più legale; ma mi vengono ancora negati ancora, per i quali lotto ancora  oggi.
Come “fotografo minutero” sono stato in molte attività (Madrid foto, fiere Pinolere, fiere di antiquariato, ecc.), ma non ho ancora riuscito a recuperare il lavoro come vorrei, vale a dire poter stare in un luogo in pubblico, in un posto fisso, poichè il fotografo minutero  è parte integrante di quel luogo.
I media di comunicazione e le persone che mi hanno visto sono rimasti sorpresi e mi hanno supportato.
Oggi, non mi guadagno da vivere solo con la camera minutera, ma  lavoro anche con videocamere digitali e modificando il filmato computer, con software come Avid, Final Cut, ecc. Però vado anche con le mie macchine fotografiche dove mi chiamano, e posso continuare a mostrare questo lavoro per gli altri, soprattutto alle nuove generazioni. Ho anche fornito aiuto alle persone che hanno mostrato interesse per questo lavoro e vogliono recuperarlo, e ne sono molto molto felice, perché nel 2009 si potevano contare pochissimi “minuteros” in tutto il mondo e oggi sono innumerevoli !!!!!
Per questo, voglio incoraggiarvi ad andare avanti questo compito, e tutti coloro che vogliono recuperare questo lavoro; io non ci vivo, ma ci sono molti che ci vivono con questo lavoro, come Jose Luis a Alicante, Pascual Millares a Madrid, e altri, qualcuno con i permessi, qualcuno senza, ma comunque sempre fedeli alla sua condizione di minuteros che lottano per salvare questo lavoro.
Qui termina il racconto dell’amico Michi, e prima di salutarvi vi lascio sia il link del suo blog che il contatto su Facebook, e alcune foto estrapolate dal suo blog.
Mi raccomando… sostenete i minuteros, perchè siamo parte della storia della fotografia e della fotografia ambulante. Ciao e grazie di essere stati qui e grazie al minutero Michi Rodriguez.

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