Scansionare i negativi sembra abbastanza facile, sempre che utilizziamo lo scanner secondo le istruzioni della casa; se però si vuole scansionare un fotogramma più lungo, o si vogliono includere nella scansione anche i forellini, allora la faccende si complica.
Poichè mi sto sviluppando in casa il rullino in B/N, e volevo includere nella scansione anche i forellini, ho deciso di usare un comunissimo scanner piano, senza la lampada per illuminare in trasparenza.
Ho costruito una lightbox (ora in versione beta, quindi in cartone) e vi ho montato dentro due lampade a fluorescenza della Philips, del tipo a spirale, da 23 watt di potenza, e con una temperatura colore di 6500 °K. Da un solo lato della scatola ho praticato un’apertura rettandolare, lasciando solo 1 cm. di bordo, e sopra ho applicato una lastra di plexiglass bianco ghiaccio da 3 mm. di spessore; correda il tutto un cavo elettrico, una spina volante e due interruttori, utitli per spegnere e parzializzare la luminosità.
Sul piano dello scanner ho piazzato con carta adesiva da carrozziere, in modalità provvisoria, due passanti che mi guidano la pellicola da 35 mm.
Quindi ho posizionato la pellicola, ho messo la lightbox sopra il negativo, e ho aceso le lampade.
Ho avviato il programma Vuescan, e ho acquisito in negativo, e salvato il file ottenuto in formato Tiff senza compressione.
Il file risultante, poi è stato aperto col programma Fastone Image Viewer e invertito in positivo.
Bene, il file è abbastanza buono, anzi ottimo, con un peso medio di circa 8 MB, ma è successo qualcosa: le immagini presentavano i famosi cerchi di Newton.
In pratica, la ridotta distanza tra piano in plexiglass e piano in vetro dello scanner, genera i famigerati anelli.
Infatti, ci sono aziende che producono delle lastre di materiale antiriflesso, a prova di anelli di Newton, ma anche dal prezzo abbastanza alto.
Per un pò ho lasciato da parte il progetto e mi sono dedicato ad altro, ma sempre col pensiero su come risolvere il problema; la soluzione è arrivata pochi giorni fa, mentre ero intento a guardare degli articoli in un grosso centro di bricolage.
Mentre passeggiavo tra gli scaffali, l’occhio mi è caduto su delle banalissime lastre in plexiglass, anzi direi che forse è policarbonato, le stesse che si usano per le cornici tipo Picoglass, quelle con trattamento antiriflesso; ne prendo una in mano, e dopo avere levato via, dagli angoli inferiore e superiore, la pellicola protettiva, ho pensato: -Ci sono, ecco la soluzione.
Arrivato a casa, ho fatto subito la prova, e il risultato devo dire che è perfetto. Anche alle alte risoluzioni, nessun anello.
In pratica, bisonga rivolgere sulla pellicola, e quindi sul vetro dello scanner, la parte satinata, mentre la parte lucida va rivolta verso la lightbox.












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